Da Anina a Villa Minozzo, progetto “Giovani e Sanità”

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Rappresentanza

Sono quattro ragazzi rumeni, Alina Craiovan, 19 anni, Cosmin Motorga, 34, Narcis Tunea, 19, e Ana-Maria Covaci, 20, ad essere ospitati in questi giorni a Villa Minozzo per un progetto di integrazione, solidarietà e sviluppo intelligente.

Il progetto, intitolato “Giovani e Sanità”, è animato e sostenuto dalla Croce Verde di Villa Minozzo, unitamente al Comune, la Parrocchia e l’Associazione “Il Giocattolo”, che opera in Romania ed è rappresentata in Italia da Gianluca Farina e Piersilvio Rossi.

“Il nostro intento - spiega il commendatore Elio Ivo Sassi, presidente della Croce Verde villaminozzese - è quello di portare, dopo 33 anni di attività a Villa Minozzo in emergenza-urgenza, soccorso e volontariato, il nostro know-how, le nostre capacità, anche nella comunità di Anina, al sud della Romania. Riuscire a formare un gruppo di persone che trasferiscano là la nostra competenza ed esperienza e lavorino poi in autonomia per migliorare la vita della cittadinanza”.

L’idea è partita dal Comune, che ha inviato alla città di Anina un pulmino per il trasporto dei ragazzi di una scuola-asilo, recentemente risistemata dall’associazione “Il Giocattolo”. La cittadina di Anina, dopo la chiusura di una miniera di carbone, è diventata uno dei territori più poveri della Romania. Recentemente è stato chiuso anche l’ospedale, il più vicino si trova a quaranta chilometri di distanza.

“Noi abbiamo aderito offrendo all’associazione una nostra ambulanza ancora in ottime condizioni, ma che dovevamo dismettere per disposizione regionale - in Emilia Romagna un mezzo di soccorso può svolgere attività di emergenza fino a un massimo di 8 anni”, prosegue Sassi, che aggiunge: “Però ci siamo accorti che non aveva senso mandare un mezzo in una comunità dove non esistono né il volontariato né un’organizzazione simile alla nostra. Per evitare che rimanesse inutilizzato in un cortile, vi era l’assoluta necessità di formare dei volontari”.

Il sindaco di Anina e il preside della scuola, assieme all’associazione “Il Giocattolo”, hanno selezionato e scelto quattro volontari da mandare in Italia per ricevere formazione e fare pratica.

I ragazzi rumeni sono arrivati a Villa Minozzo il 28 agosto e ci rimarranno fino al 25 settembre. Alloggiano in un appartamento messo a disposizione dal parroco Don Alberto Nava.

“Cerchiamo di fargli imparare un modo di attività di emergenza-urgenza e volontariato - spiega poi  il presidente della Croce Verde - ma anche di farli integrare con la popolazione. I ragazzi si sono subito dimostrati disponibili ad imparare, si sono inseriti con estrema facilità e, nonostante la lingua, riescono ad interagire con i ragazzi del posto. Affiancano i volontari locali, alternandosi su tre turni e partecipando a tutte le attività, ma hanno anche i loro momenti liberi. L’ultima settimana verrà verificata la possibilità di un loro intervento in completa autonomia”.

Ma il progetto non si ferma qui: la Croce Verde, unitamente ad Anpas, ha chiesto finanziamenti a livello europeo per sviluppare ulteriormente questa partnership fra la città di Anina e Villa Minozzo e istituire un Punto di Soccorso Avanzato là.

A fine settembre i ragazzi ripartiranno. Successivamente verrà inviata via scalo un’ambulanza Fiat Ducato, a seguire un’auto medica e a poi un’altra ambulanza Fiat Ducato. Ma prima, una delegazione rappresentante Croce Verde, Comune e Parrocchia di Villa Minozzo e Confapi Reggio Emilia, si recherà ad Anina per verificare la possibilità di inviare i mezzi e iniziare quest’attività di gemellaggio e volontariato.

“È bello poter portare il nostro modo di fare e di agire anche all’estero, fare in modo che questa comunità - conclude Elio Ivo Sassi - possa svolgere un servizio di aiuto efficace per la sua cittadinanza. Ma la cosa più importante è che dall’esigenza amministrativa di cambiare un’ambulanza è nato non solo un gesto di solidarietà, ma anche la possibilità di uno scambio reciproco, che coinvolge i ragazzi rumeni ma anche tutti i volontari della Croce Verde, nell’ottica dell’integrazione europea. Il nostro motto è: “crederci sempre e arrendersi mai”.

Scarica il PDF con l'articolo apparso sul Resto del Carlino

 

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