Minozzo

 Altitudine: 779 mt. s.l.m.

Fiumi: Rio dei Galiari, Rio del Ceradello, Fosso Strambone, Rio Grande, Rio Piccolo, Torrente Prampola, Torrente Luccola, Rio Marcori,

Monti: Monte Prampa, Monte Giardonda, Il Grottone

Borgate: (Garfagno – Razzolo – Tizzola – Sonareto – Montefelecchio – M.no di Tromba –
Valbucciana)

Storia: Il borgo è situato in prossimità di una ofiolite diabasica situata alla sinistra del torrente Prampola. La Corte di Minozzo appare citata per la prima volta nel Diploma di Ottone che, nel 980, conferma alla chiesa reggiana beni e privilegi.
Minozzo risulta essere già sede della Chiesa Plebana dedicata alla Assunzione di Maria Vergine e centro di una corte di pertinenza vescovile. Secondo l'antica tradizione la chiesa primitiva distrutta da una frana era situata in località "La Costa". Nel 1070 tra le località in cui il Vescovo di Reggio teneva un proprio presidio troviamo il Castello di "Melocio".
Nel 1268, come buona parte dei comuni della montagna, anche Minozzo presta giuramento di fedeltà al comune di Reggio. La Comunità, con 39 famiglie, è quindi citata nel "Libro dei Fuochi" del 1315. Negli anni immeditamente seguenti, Minozzo passa sotto il potere dei Dalli (1321), dei Dalli con i Fogliani (1325) ed infine definitivamente ai Fogliani (1335). Il Vescovo non rinuncia però ai suoi antichi diritti e nel 1361 infeuda Minozzo a Feltrino Gonzaga.
Nel 1372 la comunità risulta essere tornata in possesso di Guido Savina Fogliani. Minozzo si libera del dominio dei Fogliani nel 1427 passando sotto il potere di Nicolo III d'Este, la erige a centro della podesteria per la Val d'Asta e l'alta Valle del Dolo con dodici comunità indipendenti. Nel 1439 gli Estensi ottengono la ratifica del possesso da parte dell'Imperatore Sigismundo, conservandolo fino alla rivoluzione francese. Nel 1446 vengono pubblicati gli Statuti della Comunità. Nel periodo compreso tra il 1543 ed il 1590 è sede di mercato dopo di che questo viene trasferito a Villa. Alla dine del XVIII secolo Minozzo conta una popolazione di 445 abitanti e la giurisdizione 2815. Nel 1796 3 consiglieri e 42 capofamiglia giurano fedeltà alla Repubblica Reggiana. Minozzo rimarrà centro della Podesteria fino al 1815 quando la sede del Comune passerà a Villa.
L'antica Pieve di Minozzo
La parrocchia S.M. Assunta iniziò i lavori di restauro della Pieve alla fine del 1993, intraprendendo il restauro dei cicli pittorici presenti nella navata principale e nel presbiterio, cogliendo l'occasione per sostituire i serramenti presenti e di rifare l'impianto elettrico adeguandolo alle normative vigenti. Si è proceduto, poi alla copertura del tetto con una guaina impermeabilizzante per impedire eventuali infiltrazioni d'acqua. Nell'anno 1995 la parrocchia ha proceduto al consolidamento delle fondazioni, anche del campanile, al rifacimento dell'impianto di riscaldamento (a pannelli radianti) nonchè alla messa in opera di un nuovo pavimento in cotto locale.
Nel 1996 si è completato il restauro pittorico, degli interni, si è sistemato in parte il sagrato e si è dotata la chiesa di banchi nuovi in faggio evaporato.
Tutto ciò, grazie a un intervento esemplare della popolazione e a contributi straordinari da parte della Regione, della "Fondazione Manodori" della BIPOP CARIRE di R.E., della Cassa Diocesana e dell'Amministrazione Comunale.